Con Massimo De Donno, fondatore di Genio in 21 giorni vediamo qual è il costo della mancanza di soft skills nei giovani laureati e come questo influisca sulle loro possibilità lavorative.
Soft skills e hard skills, cosa sono e quali sono le differenze
Quando si parla di soft skills, queste sconosciute, ci si riferisce alle abilità personali, o trasversali. Nello specifico, si tratta di competenze legate all’intelligenza emotiva e alle abilità naturali che ognuno di noi possiede.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità le definisce come life skills, il che rende più l’idea di una loro applicazione al di fuori del contesto educativo o lavorativo.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dalle hard skills, ovvero le competenze tecniche che dipendono dal bagaglio formativo.
Oggigiorno, qualunque azienda richiede a un candidato di possedere un certo tipo di competenze tecniche (hard skills) e un certo bagaglio di caratteristiche personali (soft skills). Sarebbe un errore pensare che le prime siano più importanti delle seconde, perché entrambi vengono riportate sul CV e aiutano a delineare la figura del candidato in un colloquio di lavoro.
Mentre le hard skills si considerano acquisibili tramite lo studio e l’esperienza lavorativa, le soft skills sono legate ai tratti caratteriali e alle esperienze di vita.
Secondo l’analisi di Genio in 21 giorni, il costo della mancanza di soft skills è da calcolarsi in termini di mancata assunzione per un candidato.
Soft skills: un elenco
Essendo di natura più personale, non esiste una definizione stringente di quali siano le soft skills. Per orientarci nella loro descrizione, però, utilizzeremo l’elenco reperibile sul portale di AlmaLaurea, che fornisce una lista agli studenti neolaureati per la compilazione del CV.
- Autonomia: la capacità di svolgere i compiti assegnati senza bisogno della supervisione, bensì utilizzando le proprie risorse;
- Fiducia in se stessi: consapevolezza del proprio valore, delle proprie capacità e delle proprie idee;
- Adattabilità: la capacità di adattarsi a contesti mutevoli, essere aperti a novità e cambiamenti e disponibili a collaborare con chi ha punti di vista differenti;
- Resistenza allo stress: reazione positiva alla pressione lavorativa; include la capacità di mantenere il controllo, riuscendo a distinguere le priorità;
- Capacità di pianificare ed organizzare: buona gestione del tempo e capacità di priorizzare e organizzare gli obiettivi e le risorse;
- Precisione: accuratezza rispetto ai dettagli e al risultato finale;
- Apprendere in maniera continuativa: riconoscimento dei punti di forza e di debolezza, agendo su questi ultimi per acquisire e migliorare conoscenze e competenze;
- Conseguire obiettivi: impegno, capacità e determinazione per conseguire gli obiettivi assegnati con il proposito di superarli;
- Gestire le informazioni: abilità di acquisire, organizzare e riformulare efficacemente dati e conoscenze provenienti da fonti diverse;
- Spirito d’iniziativa: intraprendenza, capacità di sviluppare idee e progetti per i quali si persegue la realizzazione;
- Capacità comunicativa: capacità di trasmettere e condividere in modo chiaro e sintetico idee ed informazioni con tutti i propri interlocutori; allo stesso tempo, implica l’ascolto e il confronto costruttivo;
- Problem Solving: capacità di individuare le possibili migliori soluzioni ai problemi;
- Teamwork: disponibilità a lavorare e collaborare con gli altri, nell’ottica di uno spirito di squadra volto alla positività;
- Leadership: abilità di condurre, motivare e trascinare gli altri verso mete e obiettivi ambiziosi, creando consenso e fiducia.
Genio in 21 giorni calcola il costo dell’assenza di Soft Skills
Come si può capire dall’elenco sopra riportato, le soft skills identificano quelle caratteristiche personali che dipendono dal background socio culturale di ognuno di noi. Queste si configurano come il risultato di comportamenti ed esperienze vissute, professionali e personali.
Riconosciuta l’importanza delle soft skills in generale, un’indagine dell’iCIMS, azienda specializzata in ricerca e selezione di personale qualificato ha rivelato che le soft skills più richieste sono:
- Problem solving, richiesta dal 62% dei selezionatori;
- Capacità di adattamento, dal 49%;
- Gestione del tempo, dal 48%.
Come sottolinea il Dott. Massimo De Donno, ideatore del metodo di studio Genio in 21 giorni:
“Possedere queste competenze trasversali può segnare una svolta nella fase del colloquio di lavoro. I datori di lavoro le apprezzano perché dimostrano la capacità di adattarsi e trovare soluzioni in situazioni non favorevoli. Avere nel proprio team una persona con tali capacità è utile per la crescita di tutto il gruppo. È importante puntare su un potenziamento di queste competenze sin dalla giovane età, in qualunque contesto. Il primo passo dovrebbe avvenire sempre all’interno del sistema scolastico, dove la sensibilizzazione alle soft skills dovrebbe andare di pari passo con l’insegnamento di quelle che poi si configurano come hard skills.”
Come si deduce anche dalle parole del fondatore di Genio in 21 giorni, il costo per il mancato sviluppo delle soft skills ricade sul candidato, ma anche sull’azienda.
“La grande differenza è che le soft skills non si possono imparare come le hard skills studiando libri. L’unico modo per apprenderle è facendo esperienze e stando con persone che le incarnano, ispirandosi ad esse e agendo come se quella abilità già ti appartenesse” – conclude il Dott. De Donno.
La mancanza di soft skills è un costo per le aziende
In un’economia globalizzata e competitiva come quella attuale, le soft skill sono quasi sempre richieste in maniera esplicita dalle aziende.
Un dato significativo emergeva già nel 2018, da un’indagine della piattaforma LinkedIn. Lo studio era condotto su scala mondiale e interessava 5.000 professionisti delle risorse umane ai quali veniva chiesto quali fossero le competenze più richieste dalle aziende. Il 91% del campione identificò le soft skills come le più importanti; l’80% aggiungeva che possedere soft skills fosse un requisito essenziale per le aziende.
Al contrario, come evidenziato anche dagli esperti di Genio in 21 giorni, il costo per le aziende è alto nel caso in cui le soft skills dei dipendenti scarseggiano. Di fatto, l’89% dei partecipanti all’indagine identifica nella mancanza di soft skills la causa delle assunzioni più deludenti.
Il discorso sulle soft skills, però, va visto anche dalla prospettiva del lavoratore che sceglie l’azienda in cui lavorare. Ogni anno la rivista Fortune pubblica una classifica delle 100 migliori imprese a livello globale.
È interessante notare come vengano premiate quelle compagnie che, al di là della struttura organizzativa e della solidità finanziaria, puntino sulla capacità di innovazione o sulla proattività nei confronti dei consumatori. Anche in questi casi si tratta di valorizzare quelle che sono delle vere e proprie soft skills.
Non c’è da stupirsi: una forte leadership, la capacità di gestire la pressione e il lavoro di squadra sono aspetti che incidono positivamente sulla crescita di un’azienda. Al contrario, la mancanza di competenze trasversali va a limitare il potenziale di sviluppo aziendale (oltre che personale). Pensa a questi scenari:
- Non riesci a fidelizzare i tuoi clienti;
- Hai scarse o nulle opportunità di networking professionale;
- Non riesci a concludere accordi con i potenziali clienti.
Si tratta di situazioni facilmente risolvibili se possiedi le giuste soft skills.
Come evitare il costo della mancanza di soft skills secondo Genio in 21 giorni
Come spiega Massimo De Donno, ci sono dei criteri che si possono seguire per incrementare le competenze delle soft skills o, quanto meno, per farle emergere.
- Il primo passo per uno sviluppo personale consiste nel riconoscere le aree in cui è necessario migliorare. Dopo aver acquisito consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, bisogna creare un piano d’azione per il miglioramento.
- Il possesso delle soft skills è in gran parte correlato alla fiducia e all’entusiasmo. Al contrario è minato da ansia, insicurezza e negatività. Coltiva le prime e cerca di evitare le seconde: un cambio di mentalità può avere un impatto significativo sul modo in cui si interagisce con gli altri.
- Tra le modalità con cui apprendere le competenze desiderate, prendi in considerazione: i consigli dei più esperti, che siano specialisti del settore o semplicemente conoscenti fidati con esperienza; la partecipazione a eventi di networking o interviste informative; vivere esperienze in prima persona.
“Da un punto di vista pratico, durante il colloquio di lavoro, ma anche nel CV scritto, non limitatevi a citare la soft skill in questione. Supportate il discorso con esempi di esperienze concrete, i recruiter apprezzano la concretezza. Identificate alcuni scenari in cui le competenze trasversali vi hanno aiutati a superare sfide, nel mondo del lavoro come nella vita” – conclude De Donno.
Seguendo questi piccoli e semplici consigli di Genio in 21 giorni il costo della mancanza di soft skills smetterà di essere un problema.
Soft Skills Academy: Genio in 21 giorni per abbattere il costo delle soft skills
Abbiamo detto più volte che le soft skills sono delle competenze trasversali e di natura molto personale, distintive del singolo. L’università e la scuola in generale devono essere il luogo privilegiato per incrementare lo sviluppo delle soft skills. L’obiettivo dell’istruzione superiore deve essere quello di incentivare la riflessione, lo scambio e la crescita personale.
Parallelamente, esistono dei canali attraverso i quali è possibile potenziare le proprie competenze trasversali. Un esempio di grande valore è la Soft Skills Academy, un progetto creato da Massimo De Donno e lo staff di Genio in 21 giorni.
Dalle parole del suo fondatore:
“Si tratta di uno dei nostri progetti più importanti, una rivista di contenuti inediti, scritti da noi formatori. A questa si associa l’opportunità di frequentare, una volta alla settimana, serate di formazione all’interno delle sedi di Genio in 21 giorni sparse in tutta Italia, in un ambiente dove le soft skills si respirano e si imparano per traspirazione”.
La combinazione, quindi, di un supporto che potremmo definire didattico e un approccio pratico, immersivo e totalizzante.Apprendere e saper riconoscere quali sono quelle che caratterizzano la nostra persona e quelle che risultano più utili nel mondo del lavoro, suggerisce Genio in 21 giorni, è l’unico modo per abbattere il costo provato dall’assenza di soft skills.