di Redazione Infiltrato.it
Toni Gattola – che secondo il Procuratore Federico Cafiero De Raho sarebbe legato al Clan dei Casalesi – ci scrive per rispondere a Rosaria Capacchione e denunciare un “disegno persecutorio avverso la mia persona”.
Dopo l’articolo di Rosaria Capacchione, apparso domenica su Il Mattino, in cui si denunciava lo smaltimento di rifiuti tossici in Molise; dopo il tapiro d’oro che Infiltrato.it le ha assegnato, per aver copiato inchieste già pubblicate da noi e da La Voce delle Voci; dopo la risposta della stessa Rosaria Capacchione, che ha voluto chiarire l’equivoco, arrivano le precisazioni di Toni Gattola, chiamato in causa nelle inchieste de La Voce e nel pezzo della giornalista napoletana.
Precisazioni
di Toni Gattola
Complimenti per l’assegnazione del tapiro d’oro alla Sig. R. Capacchione , ma è opportuno e doveroso a scanso del male e dei danni che può fare del giornalismo inesatto fornirVi maggiori dati e notizie , sperando che la Sig. Capacchione svolga attento accertamento e corregga i suoi dati a me riguardanti conservati nel proprio archivio.
Mi presento : sono “ l’amico “ Toni Gattola , ad onor di cronaca Vi informo che non sono il cognato di Alfonso Cacciapuoti , sono stato il convivente della sorella di costui dal 1992 al 1996 , sono tutt’oggi felicemente sposato con una donna non italiana ed ho un pupo di 2 anni , sono stato e sono tutt’ora un consulente ambientale , che non ha M A I riportato condanna penale per illeciti ambientali , benché più volte ingiustamente accusato da alcune persone delle Forze dell’Ordine secondo un personale disegno persecutorio avverso la mia persona.
Le informazioni riportate dal Dott. Federico Cafiero e Raho non corrispondono al vero , e sono poste in modo tale da fare di me non il consulente ambientale che sono , bensì un delinquente – che non sono – , Mi pare doveroso per l’onore della mia persona sottolineare che la CTI di Morcone era un’azienda mia cliente , la quale ebbe dei problemi nel tenimento del Comune di Morcone, unitamente a questa Azienda fui processato dal Tribunale di Benevento ed ASSOLTO , per non aver commesso il fatto .
Per quanto attiene poi la CSR di Villa Literno anch’essa è stata mia cliente , e non fui mai indiziato o coinvolto con in presunti illeciti ambientali contestati alla stessa .
Preciso inoltre di non aver “ MAI “ gestito alcun impianto di recupero o smaltimento rifiuti , ho soltanto svolto il mio lavoro di consulente ambientale – che è estraneo allea gestione dei rifiuti – al massimo sono stato il responsabile per la sicurezza della MAGEST , per la quale gli stessi Operatori mi ascrivono la gestione .
Ad oggi sono imputato nel procedimento Re Mida e per gli altri che il PM dr. M. C. Ribera ha fatto nascere dallo stesso , come la moltiplicazione dei pani e dei pesci .
Nessun processo si è concluso – a stento si celebra qualche udienza , ma posso assicurarVi la mia completa e personale partecipazione , giusto per urlare la mia innocenza.
Peraltro il sottoscritto per i fatti di cui all’articolo della Sig. Capacchione , che Voi giustamente asserite di esser stato copiato da un articolo uscito sulla “ Voce “ , Vi notizio che di già ebbi ad adire le vie legali per difendermi dalle calunniose e diffamatorie notizie non circostanziate e assolutamente superficiali e non veritiere, sporgendo querela nei confronti del giornalista e del giornale la Voce.
Credo fermamente in quello che è il nostro ordinamento giuridico , è giusto il diritto di cronaca , ammiro la professionalità ed abnegazione al lavoro della Sig. Capacchione , ma ritengo improcrastinabi le la mia precisazione , la quale per altro può esser facilmente controllata , non tanto per il male gratuito che ne ricevo , ma giusto onore di cronaca che è dovuto.
Preciso per altro , benché Abruzzese di nascita , non vado a Roseto degli Abruzzi da una vita , non passo per il Molise da una eternità , e non sono quella persona come voi mi etichettate!
RingraziandoVi per l’attenzione ed augurandovi un buon lavoro , riservandomi di tutelare la mia famiglia e persona in tutte le sedi riconosciute per legge , nonché disponibile a fornire personalmente tutti i chiarimenti del caso anche attraverso lo strumento dell’intervista , vi porgo distinti saluti.