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Borsa Italiana, Confalonieri vende le sue azioni Mediaset: che succede?

Borsa italiana, perché Confalonieri vende azioni Mediaset?

Borsa italiana, alcuni filistei, almeno quelli come Confalonieri, non ci stanno a crollare con quel rincitrullito di Sansone. E allora iniziano a defilarsi, in maniera pesante e vistosa: vi sembra normale che il Presidente di Mediaset Fedele Confalonieri nel 2014 abbia dimezzato la sua partecipazione in Mediaset? Non parliamo certo di uno stupido. Se l’ha fatto il motivo è uno solo: qui sta per crollare tutto, si salvi chi può. Ecco i dettagli.

Borsa italiana, il messaggio è chiaro: “Cara Marina, non è questione di investire altri soldi su Mondadori, qui il discorso è diverso: dobbiamo entrare nell’ordine di idee di vendere, vendere tutto”.

Questo retroscena, che vi abbiamo raccontato il 27 gennaio, nella settimana che portava all’elezione del Presidente della Repubblica, è il preludio all’ultima mossa di Fedele Confalonieri, Presidente Mediaset, grande (ex?) amico di Silvio Berlusconi e suo collaboratore storico.

E qual è stata l’ultima mossa di Fidel?

Siamo a venerdì 30 gennaio, oramai è chiaro che vincerà Mattarella, che Renzi ha rotto il Patto del Nazareno e che Silvio Berlusconi voterà scheda bianca, autoescludendosi – di fatto – da quella grande ammucchiata che è nata sotto il segno democristiano della Terza Repubblica.

Confalonieri, che non è l’ultimo dei fessi, anzi, capisce la situazione e fa l’unica cosa che gli resta da fare: salvarsi. Salvarsi dal crollo generale che sta per portarsi via tutto quello che negli anni anche lui ha contribuito a costruire.

L’impero berlusconiano è in fase decadente, i barbari sono alle porte e senza il Patto di non belligeranza (vedasi Nazareno) è tutto finito. Del resto lui aveva avvisato tutti, Marina Berlusconi per prima, vale a dire la prima consigliera del papà.

Cara Marina, non è questione di investire altri soldi su Mondadori, qui il discorso è diverso: dobbiamo entrare nell’ordine di idee di vendere, vendere tutto”.

Berlusconi non tornerà al potere tanto facilmente – questo il ragionamento di Confalonieri – e se dieci anni fa era l’italiano più ricco del mondo con 12 miliardi di dollari di patrimonio personale (classifica Forbes), oggi sta in settima posizione con 6,2 miliardi. Il potere logora chi non ce l’ha, soprattutto economicamente, soprattutto se non hai un governo amico. Non più, almeno. 

E allora quel venerdì 30 gennaio, come informa Milano Finanza, Fedele Confalonieri, il Presidente Mediaset, “ha venduto 77.000 azioni Mediaset al prezzo di 4,07 euro per un totale di 313.412 euro. Lo ha reso noto il presidente della società a Borsa Italiana in un comunicato di internal dealing”.

È cosa nota che le larghe intese e il Patto del Nazareno abbiano fatto benissimo alle casse Mediaset: dall’arrivo di Monti ad oggi il valore delle azioni del Biscione è triplicato. Prima del crollo, quindi, meglio vendere.

Nel corso del 2014 – scrive ancora Milano Finanza – il presidente Confalonieri, ha dimezzato la sua partecipazione nel gruppo televisivo della famiglia Berlusconi vendendo in totale 500mila titoli sugli 1,077 milioni di azioni che aveva in portafoglio a fine 2013. L’incasso complessivo è stato di quasi 1,86 milioni di euro, meno della metà del suo stipendio del 2013, cioè 3,73 milioni.”

Non vi sembra strano che un Presidente dimezzi, nell’arco di così poco tempo, la sua partecipazione nel gruppo che dirige? Non vi sembra un pessimo segnale per gli investitori e gli altri azionisti? 

Il ragionamento è cristallino: rotto il Patto, ed evidentemente Confalonieri aveva fiutato brutta aria ben prima dell’elezione di Mattarella, arriveranno tempi durissimi per il gruppo di Berlusconi. Meglio allora incassare il più possibile ora ed evitare ulteriori disastrose perdite. Almeno a livello personale.

Questo deve aver pensato Confalonieri. Come dargli torto: con un Berlusconi talmente rincitrullito da sbagliare praticamente ogni mossa c’è poco da stare allegri.

Crolli pure Sansone. Ma il filisteo Fedele si è già messo in salvo.

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