Le prime vere avvisaglie di rottura sul Progetto Mef, i primi veri intoppi iniziano il 30 settembre 2010 quando presso l’assessorato alla salute alla presenza dell’assessore Passarelli di Roberto Fagnano (direttore dell’assessorato) Antonella Lavalle (dirigente del servizio programmazione e assistenza farmaceutica dell’assessorato) Luigi Sauro (presidente di Federfarma) e i dirigenti della Q.E.I. il dott. Sauro chiede il riconoscimento ai farmacisti di 1,00 euro per ogni ricetta processata con la validatrice ma, saggiamente l’assessore alla salute boccia la richiesta vista la particolare situazione debitoria della sanità regionale.