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SEL MOLISE/ Non c’è pace per il partito di Vendola

Se c’è un partito politico in Molise che non riesce proprio a trovare una quadratura, un senso di marcia e un passo d’azione costante questo è Sinistra Ecologia e Libertà. Il partito di Nichi Vendola, anche dopo il cambio della guardia da Mauro Natalini a Candido Paglione, e dopo aver riconfermato un uomo in seno al consiglio regionale, Filippo Monaco, non trova pace.

di Alessandro Corroppoli

Negli anni scorsi Sel è stata afflitta dai problemi gestionali del proprio consigliere regionale e coordinatore Mauro Natalini. Oggi il partito coordinato dall’ex Ds e Pd Candido Paglione è attraversato da una serie di polemiche tutte legate alle scelte e alle parole che il rappresentante in seno al consiglio regionale ha compiuto.

Insomma non sono state digerite bene le mosse di Filippo Monaco il quale, stando alle voci che arrivano dalla pancia del partito, mai si è confrontato con i dirigenti vendoliani nella scelta degli uomini da portare nel gruppo regionale ma soprattutto in merito alle prese di posizione nei confronti della leadership di Paolo Frattura e sul suo non essere d’accordo allo stop del rinconteggio delle schede elettorali.

La Segreteria Regionale di Sel prenderà in esame gli avvenimenti sopraccitati ed esaminerà anche la posizione dello stesso Monaco che però non sarà della partita. Il Filippo di Sel non potrà difendere personalmente le sue scelte anche se….

Ovviamente non è in discussione la militanza di U’ Monoc du purt in Sel, almeno per ora, ma sicuramente ci sarà una tiratina d’orecchi. C’è solo da capire con quale intensità perché bisogna tener presente due fattori: l’avvallo di Candy Candy Paglione ad ogni sua scelta attraverso il silenzio assenso e il legame di parentela che lega le due prime donne del partito di Vendola.

Ed allora saprà Paglione andare oltre la parentela e Sel bacchettare il proprio eletto, così come fatto da Danilo Leva e dal Partito Socialista nei confronti del consigliere tornello Gennaro Chierchia? Oppure anche l’ex assessore regionale e la cerchia degli uomini a lui più vicini faranno buon viso a cattivo gioco perché in fondo al cuor loro la pensano come i vari Romano, Chierchia e il parente e compagno di partito Monaco?