“Da Grillo c’è solo da imparare. E vi dico chi è Renzi…”: Luisella Costamagna controcorrente
Luisella Costamagna, volto noto del giornalismo italiano e donna controcorrente, anche questa volta non si smentisce: “Da Grillo c’è solo da imparare. E vi dico chi è davvero Matteo Renzi…”
Sul blog che la Costamagna tiene sul Fatto Quotidiano arriva lo sfogo, forte e controcorrente, dell’ex “santorina”, come l’hanno chiamata le malelingue.
Scrive:
“Il Movimento Cinque Stelle è una forza non violenta e da cui bisogna imparare.”
Ma è un fiume in piena e continua:
“A Grillo si è data la colpa di tutto: dei dati economici negativi (anche se non mi risulta sia stato al governo nell’ultimo anno e mezzo), del crollo delle borse, dell’aumento dello spread. E poi dei toni accesi, degli insulti (anche se le parole “buffone”, “assassino”, “serial killer squilibrato”, “stalinista” le hanno pronunciate rispettivamente Renzi, Berlusconi, Crosetto e Schulz, diciamo che perlomeno sono pari). Del non aver parlato dell’Europa (perché gli 80 euro in busta paga erano un tema europeo?) Ripeto: è Grillo ad aver spaventato gli elettori o tutti i partiti – e buona parte dell’informazione – compatti contro di lui?”.
E ancora:
“Io questa paura di Grillo non la capisco. Non la capisco a maggior ragione in un partito che dovrebbe essere in sintonia con molte battaglie dei 5 Stelle. Dovrebbe. Bastava seguire un suo comizio, invece di leggere le sue parole falsate da tre quarti di stampa e tv, per capire che da una folla che urla “Onestà” non c’è nulla da temere. Anzi, c’è molto da imparare (sempre, ovviamente, che non si abbia nulla da nascondere).”
IL CARRO DI RENZI COME UN TIR
Poi la chiosa finale, su Berlusconi e, soprattutto, su Renzi:
“Ma è dura combattere contro il mondo. Soprattutto quando il mondo è l’Italia, in cui da sempre si preferisce “non rischiare”, in cui il motto è “Se lasci la strada vecchia per la nuova…”. E in cui Berlusconi è ancora, dopo tutto quello che è successo, al 16,8%! Altro che sconfitta”. Infine la Costamagna conclude il suo ragionamento con rassegnazione: “Vince Renzi. Stravince Renzi. W Renzi. Il nostro destino è morire democristiani. PS: si comunica che il carro del vincitore è ormai un tir. Non spingete per salire. C’è posto per tutti”.
Non c’è che dire: siamo di fronte ad una delle pochissime voci fuori dal coro nel panorama giornalistico italiano.
E infatti Santoro l’ha fatta fuori da Servizio Pubblico: solo un caso?