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Juve, Napoli, Roma: le tre grandi deluse della Serie A 2020/21

EURO 2020 è alle porte e il campionato appena concluso ha emesso i suoi verdetti: le grandi deluse sono Juve, Napoli e Roma. In questa analisi vediamo il perché.

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Il campionato di Serie A è ormai giunto al termine già da diversi giorni e i principali verdetti della stagione sono stati emessi.

Chi ha seguito tutte le partite in diretta streaming, ha visto l’Inter vincere lo scudetto con largo anticipo e l’Atalanta qualificata per il terzo anno di fila in Champions League, facendosi scippare il secondo posto dal Milan all’ultima giornata, nello scontro diretto.

Il caso della Juventus

Di certo, a rischiare più di tutte è stata la Juventus: non solo i bianconeri hanno perso la possibilità di vincere il decimo scudetto consecutivo, ma si sono ritrovati anche a un passo dal mancare l’accesso all’Europa che più conta.

Solo il clamoroso pareggio casalingo del Napoli contro un Verona già salvo ha permesso alla “Vecchia Signora” di continuare a calcare i maggiori palcoscenici internazionali.

La Juventus aveva iniziato questa stagione all’insegna della rivoluzione.

L’esperimento di Maurizio Sarri è fallito dopo un anno, ma quello di Pirlo ha ottenuto risultati ancora peggiori, in quanto il tricolore è sfumato.

Un tecnico alla primissima esperienza, promosso dall’oggi al domani dall’Under 23 alla prima squadra, è stato comunque in grado di portare a casa le due coppe nazionali.

La qualificazione in Champions è stata per larghi versi fortuita, ma comunque il mister si è giocato benissimo le sue carte nel finale di stagione.

Tuttavia, non è stato sufficiente per una riconferma e la Juve ha finito col pregare Massimiliano Allegri per tornare al timone.

L’allenatore toscano aveva vinto 5 scudetti di fila e riportato la Coppa Italia ai bianconeri dopo tanti anni tra il 2014 e il 2019, prima di ricevere un benservito di cui forse, oggi, Agnelli si sarà amaramente pentito.

Gattuso e il Napoli: un amore mai sbocciato

A rimanere con il cerino in mano alla fine, in ogni caso, è stato il Napoli. Nell’annata 2019/20 Gattuso prese la squadra in corsa e riuscì a condurla alla vittoria della Coppa Italia.

Nell’ultima stagione, dunque, ci si aspettava molto di più considerando che il tecnico calabrese sarebbe stato presente sin dal ritiro estivo. Invece, una serie lunghissima di infortuni ha finito col penalizzare il Napoli che di riffa o di raffa era costretto a vincere le ultime 4 partite per entrare aritmeticamente in Champions.

Dopo 3 successi, la beffa è arrivata proprio a Fuorigrotta: gli azzurri erano andati pure in vantaggio contro il Verona, ma Davide Faraoni ha guastato tutti i piani di De Laurentiis, che comunque aveva già rotto da tempo con “Ringhio”, accasatosi alla Fiorentina appena due giorni più tardi.

Roma fuori dai giochi: ma arriva lo Special One

Paradossalmente, c’è molto più entusiasmo in casa Roma. I giallorossi sono riusciti a non farsi uccellare dal Sassuolo conservando la settima piazza utile per partecipare alla nuova Europa Conference League, manifestazione già bistrattata da una parte della tifoseria.

Sarà però l’avvento di José Mourinho a mandare in visibilio i tifosi. L’allenatore dell’unico “Triplete” messo a segno da una squadra italiana è garanzia di un mercato importante.

Non è necessario spendere cifre esorbitanti: chi sa cos’è il money management per le scommesse, ad esempio, conosce l’eminenza dell’oculatezza di una serie di previsioni, le cui dinamiche si rivedono anche nelle contrattazioni per i trasferimenti dei giocatori.

Mourinho potrebbe individuare calciatori in grado di lasciare il segno per parecchi anni in Serie A.

Anche per questo motivo la Roma, pur reduce da un campionato deludente, potrebbe risultare paradossalmente tra le formazioni favorite per un posto in vetta nella prossima stagione.