Nuova indagine sui prezzi degli alloggi: Venezia è tra le città più care.
Durante la pianificazione di un viaggio è necessario tenere conto del fatto che l’alloggio costituisce la spesa maggiore sostenuta dal potenziale viaggiatore.
Il pernottamento, infatti, supererebbe del 25% il costo medio dei trasporti e addirittura del 40% quello del vitto.
A provare che questa fonte di spesa sia la più rilevante per chi viaggia è stata la startup GoEuro, che ha stilato una interessante ricerca per fornire ulteriori informazioni ai propri clienti: i viaggiatori.
L’ultimo decennio ha visto proliferare un vasto numero di viaggiatori che preferiscono optare per una sistemazione in condivisione presso ostelli e bed & breakfast, al fine ultimo di contenere maggiormente i costi relativi al soggiorno complessivo e/o anche di vivere una esperienza di viaggio autentica. In alternativa alle solite sistemazioni, la piattaforma Couchsurfing appare particolarmente interessante perché permette ai proprio membri di ospitarsi a vicenda, e scambiare consigli sulle mete da visitare, permettendo così di vivere una città come locali a costo zero. È chiaro, perciò, che i prezzi guidano le scelte che ogni giorno influenzano le prenotazioni presso le strutture alberghiere delle maggiori città europee e del mondo. Nello studio di GoEuro sono state analizzate le principali città europee e mondiali in relazione ai costi medi riguardanti i pernottamenti in diverse tipologie di strutture ricettive. Le città più costose dove trascorrere mediamente una notte sono New York, St. Moritz e Macao. Tra le italiane considerate nel campione, Venezia si aggiudica il settimo posto in graduatoria, poiché i prezzi medi per una notte risulterebbero essere più alti rispetto a località come Dubai, San Francisco e Montecarlo, che la seguono a ruota in classifica. Parigi, rinomata per essere una delle città più costose in Europa, si colloca, invece, sorprendentemente al diciassettesimo posto. La situazione italiana dei costi medi di pernottamento vede, inoltre, Modena e Milano quasi a pari merito rispettivamente al 77esimo e al 78esimo posto, mentre, la città eterna si colloca al 43esimo. Tra le località meno care in assoluto, invece, incontriamo Tirana, Hammamet, Sofia, Il Cairo, Bangkok, Bucarest, Varsavia e Belgrado.
Contenere i costi relativi al soggiorno rappresenta, infatti, una scelta di tendenza non solo per una clientela giovane e con poca disponibilità economica, bensì anche per un target più maturo, ma, comunque sia, desideroso di prolungare il proprio soggiorno a scapito di una qualità maggiore e di una ricercatezza esclusiva e costosa. Spesso è anche l’esperienza offerta da questa nuova tipologia di soggiorno condiviso a costituire un’attrattiva di per sé, in quanto consente una maggiore opportunità di socializzare con estranei e di entrare più profondamente in contatto con altre persone provenienti da altri contesti culturali che stanno vivendo un’esperienza analoga di viaggio. Non si tratterebbe, quindi, solo di una scelta che concerne l’esclusivo aspetto economico, ma anche del desiderio più profondo ed intimo di intraprendere un’esperienza arricchente dal punto di vista umano, poiché inevitabilmente si entra in contatto con quello che dovrebbe essere lo spirito trainante di ogni avventura, ossia partire per poi tornare diversi con ricordi da conservare nella memoria interna del nostro server emozionale.